Se
il desiderio di genitorialità riesce a radicarsi nel corpo e a mantenere una
chiarezza rispetto al proprio sentire, è possibile guardare ai figli con
l’umiltà e la responsabilità dei propri limiti e riprendersi il potere di
attivare le proprie risorse nella relazione educativa. In questa direzione le
potenzialità inedite della condizione cogenitoriale di oggi potranno evolvere
in maniera significativa e pregnante nel determinare il futuro personale e
sociale non solo dei propri figli. Una cultura, innanzitutto dell’adulto, che
include l’energia e l’interesse per l’altro è fonte di cambiamento e grande
apertura verso il futuro. Non si tratta di essere genitori perfetti, ma di
potere essere genitori protagonisti del cambiamento, che riescono essi stessi a
cambiare per primi, a prendere consapevolezza dei limiti ma anche delle
innumerevoli loro risorse. Appartenenze sicure e individualità piene dei figli
vengono sempre e comunque co-costruite dalla coppia genitoriale; i vissuti che
intercorrono tra i genitori, infatti, non solo determinano la qualità della
relazione ma influenzano anche la crescita dei figli. Perché la comprensione di
questo non ci ostacoli nella ricerca di nuove possibilità nella relazione
educativa, è necessario che emergano le potenzialità e le risorse non ancora
espresse.
Valeria Conte, Coparenting e Gestalt Therapy tra pienezza e fallimenti della traità
primaria, in Aluette Merenda (ed.), Genitori
con. Modelli di coparenting attuali e corpi familiari in Gestalt Therapy ,
Assisi 2017, Cittadella Editrice, pag. 144
Etichette: #cittadellaeditrice, #cogenitorialità, #ValeriaConte