A partire da una rilettura familiare della teoria del Sé, il
modello di Gestalt Therapy con la Famiglia guarda alla famiglia come ‘corpo
famiglia’, come unità di corpi in relazione. I pensieri su se stessi (corpo) e
quelli relazionali (tra i corpi) emergono nell’intercorporeità, ovvero dal
corpo in interazione con altri corpi. La crescita non è regolata solo dai
cambiamenti che avvengono nei corpi (intrapsichici) ma, soprattutto, dai
vissuti relazionali che ‘tra’ i corpi avvengono (intercorporeità). I vissuti
cambiano a partire dall’esperienza dei corpi, nelle varie fasi dello sviluppo.
Attualmente, in Gestalt Therapy «è fondamentale ripensare alle fasi evolutive non
come a qualcosa che accade soltanto al bambino, ma come a qualcosa che accade e
si evolve nella relazione madre/padre/ bambino». Così, «la novità della
prospettiva gestaltica è quella di guardare ai cambiamenti non solo come propri
del corpo del bambino ma come modifica delle modalità corporee e relazionali
tra la figure genitoriali e il bambino».
Enrica Ficili e
Gabriella Gionfriddo, L’esperienza
triadica in Gestalt Therapy, in
GTK 4, Rivista di Psicoterapia, Dicembre 2013, pp. 101-102
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