Anche la Personalità, in quanto struttura
del sé, viene scoperta e inventata […] è il sistema degli atteggiamenti assunti nei rapporti interpersonali; è
l’assunzione di ciò che l’individuo è, e serve da sfondo sulla cui base si
potrebbe spiegare il proprio comportamento, se tale spiegazione fosse richiesta
(F. Perls, R. Hefferline, P. Goodman (1997) (ed. or. 1994), Teoria e Pratica della Terapia della Gestalt,
Astrolabio, Roma, 10§8).
L’affermazione
che la Personalità è una struttura che viene scoperta e inventata sottolinea come
la Personalità da una parte si costruisca man mano (la parola ‘struttura’ nel testo diventerà
‘muscolatura’) e dall’altra debba rimanere flessibile ad ogni nuova situazione.
Come il mio volto non esiste senza essere un volto-in-situazione (per restare
nell’esempio del testo), così, potremmo dire, la Personalità esiste nel momento
in cui si incarna in una situazione e cioè ‘si inventa e si scopre’ nella
situazione attuale. Quasi a dire che la Personalità è una struttura che
continuamente prende forma nel situarsi e non diventa mai un oggetto.
Giovanni Salonia, Teoria
del Sé e società liquida. Riscrivere la funzione-Personalità in Gestalt Therapy, in GTK 3, Rivista di Psicoterapia,
Settembre 2012, p. 35
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