Un tipo di invidia
particolare è quella dell’‘oramai’, ossia delle occasioni perdute. Persone che
non hanno sofferto di invidia cominciano a sperimentarla ad una certa età: la
ragione sta nel fatto che esiste un’età nella vita in cui alcune attese non si
potranno mai più realizzare. Fin quando la persona era in condizioni da poter
sperare di raggiungere determinati obiettivi, andava avanti serena, quando
comincia a sperimentare che ‘oramai’ alcuni obiettivi che altri hanno raggiunto
lei non li potrà raggiungere (il treno è passato), allora – forse per la prima
volta – sperimenta l’invidia di ciò che poteva essere e non è stato, a differenza
di coloro che ce l’hanno fatta. L’invidia presenta intensità differenti a
seconda del livello di maturità della persona, per cui si potrebbe, in modo
scherzoso, dire: «Dimmi come invidi e ti dirò il tuo livello di maturazione
relazionale». Se l’invidia è il desiderare ciò che l’altro possiede, allora si
registrano tanti tipi di invidia, diversi per significati, intensità emotiva,
connotazioni.
Giovanni Salonia (ed.), “I come invidia”, Cittadella
Editrice - Psicoguide, 1° Edizione Marzo 2015, p. 37
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