La 'relazione' con il luogo…

L’esperienza di avere un ‘letto permanente’ appartiene alla funzione contenitiva dell’ambiente non umano e la sua mancanza contribuisce al senso di sradicamento che si riflette in una funzione-Io e una funzione-Personalità del Sé negative e frammentate. C’è una ragione esistenziale all’importanza di questa esperienza: la coscienza nasce a partire da questa relazione esclusiva con il luogo, data dalla posizione immobile di esso. La coscienza esiste con il mantenersi nell’elementare impegno del sonno, avendo una base, qui, in questo luogo, che è la posizione della coscienza stessa. Questo tipo di contatto è diverso da quello con la terra, perché questo supporta il soggetto a tal punto che lo fa esistere. Il ‘qui’ della coscienza, il luogo del suo sonno e della sua ‘evasione in sé rende esistente la coscienza stessa, la fa sorgere come soggetto di ogni verbo’. Allora in questo mondo di luce in cui tutto ci è dato, ma a distanza, ci rimane il potere di non prendere nulla o anche di comportarci come se non avessimo preso nulla perché il mondo è anche mondo di intenzione e di desiderio, possibilità della nostra libertà.
Giovanna Giordano

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