C'era una volta:
l'arte di usare parole per creare nuove possibilità di essere.
Un contributo gestaltico.

Questo è il titolo della mia tesi di specializzazione che ho rielaborato, per l'incontro tenutosi il giorno 4 dicembre 2012, presso il Centro per le famiglie, in via Trieste 4, a Mestrino. Questa tesi è una rielaborazione gestaltica del mio lavoro con i bambini: leggo fiabe, perfetto oggetto multiculturale in quanto riportano i colori, le atmosfere, le filosofie e i linguaggi del luogo raccontato. Al momento di lettura segue il laboratorio, spazio in cui ogni bambino rende reale ciò che ha ascoltato con disegni ed altre attività espressive. Con il mio intervento ho voluto evidenziare un concetto basilare della Gestalt quello di
creatività intesa non come una qualità della mente, posseduta in modo diverso da individuo ad individuo, riconducibile all'elasticità, alla fluidità del pensiero, quanto piuttosto come
processo vitale inteso nella sua duplice accezione sia di f
unzionale alla vita e sia
vivace, pieno di eccitazione.

Creatività e contatto si coniugano insieme mettendo così in luce l'importanza della relazione tra bambino e figura di accudimento. Relazione fatta di corpi, tempo e parola. Relazione, così intesa, che bambino e madre/padre possono co-costruire leggendo una fiaba, co-creando un luogo magico dove il bambino possa sentirsi visto, protetto, nutrito. Il mio intervento si è concluso rispondendo alle diverse domande, le cui risposte sottolineano l'importanza della lettura non solo per lo sviluppo cognitivo-relazionale del bambino ma anche per lo sviluppo delle competenze genitoriali.
Dott.ssa Lorenza Carosella
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